L’Oca Indiana o Testa Barrata (Anser indicus) è originaria delle montagne dell’Himalaya (India e Tibet) ma si trova anche in alcune zone montane dell’Afghanistan, della Cina, del Pakistan e soprattutto del Kashmir. Tale specie è gregaria, curiosa e vive in colonie per gran parte dell’anno; ha un carattere piuttosto mite, pacifico nei confronti delle altre specie, ed in cattività è facilmente addomesticabile. L’Oca Indiana (Anser indicus) ama vivere in zone aperte vicino a pozze, stagni e laghetti montani e predilige le aree scarsamente alberate in quanto trascorre gran parte della giornata a pascolare nelle grandi steppe rigogliose di tenera erba. La sua alimentazione, come di tutte le oche del resto, è basata principalmente su trifoglio, anche se tale specie è onnivora e si nutre anche di sementi, granaglie e piante arboree semi-acquatiche. L’Oca Indiana (Anser indicus) prepara il proprio nido nei pressi di laghi e lagune; entrambi i membri della coppia costruiscono con estrema cura e attenzione la propria dimora a ridosso dell’acqua per evitare eventuali attacchi di predatori terrestri. A volte però, a causa della grande vicinanza all’acqua, vi è il rischio che la covata possa essere compromessa a causa di improvvisi allagamenti del nido dovuti all’innalzamento dell’acqua. Allo stato brado la femmina depone al massimo 4 uova mentre in cattività, grazie a mangimi bilanciati e selezionati, può arrivare a deporne fino ad 8. I piccoli di Oca Indiana (Anser indicus) sono molto attaccati ai capi famiglia e diventeranno completamente indipendenti dopo diversi mesi; entrambi i genitori collaborano alla cura della prole. I giovani presentano un piumaggio più opaco dei rispettivi genitori. L’Oca Indiana (Anser indicus) ha un piumaggio di fondo grigio chiaro con bordatura bianca, il becco e le zampe giallo-arancio e gli occhi scuri. La testa, il basso ventre e il sottocoda sono bianchi e la parte posteriore della testa è caratterizzata da alcune striature trasversali nere; le ali sono particolarmente grandi (sicuramente sovradimensionate) poiché le permettono di affrontare la migrazione ad altitudini eccezionali che rasentano i 9.500 metri di altezza. L’Oca Indiana (Anser indicus) non presenta evidente dimorfismo sessuale anche se il maschio è sicuramente più massiccio rispetto alla femmina.