Con il termine Dendrocigne si raggruppano tutte quelle specie selvatiche di medie dimensioni caratterizzate da zampe lunghe e slanciate, ali ampie e rotonde e una postura eretta e raffinata. Tali specie sono gregarie, prediligono sostare in branchi a volte molto numerosi e davvero caratteristico è il loro fischio repentino, acuto e sillabico tipico degli uccelli “canori”. Le Dendrocigne popolano soprattutto terreni paludosi, dove le acque sono basse e ferme e si nutrono principalmente di vegetazione e semi di vario genere. Tra i membri della coppia non vi è dimorfismo sessuale; entrambi sono caratterizzati da un collo lungo e sottile, da zampe munite di artigli e spesso sono le femmine leggermente più pesanti e più imponenti dei rispettivi compagni. Il termine Dendrocigna deriva da due parole “Cigno” e “Albero”. Tutto ciò evidenzia le caratteristiche primarie di tali specie che per l’aspetto slanciato e la postura eretta assomigliano quasi a dei Cigni ma che, allo stesso tempo, adorano la fitta vegetazione e soprattutto gli alberi nei quali trascorrono gran parte della giornata. Alcune specie importanti di Dendrocigna sono: Dendrocigna a Becco Rosso, (Dendrocygna Autumnalis), Dendrocigna Guttata (Dendrocygna Guttata) e Dendrocigna Facciabianca (Dendrocygna Viduata).